UNA DIETA RICCA DI GRASSI E ZUCCHERI DANNEGGIA IL SISTEMA CEREBRALE CHE REGOLA L’APPETITO
- perpignanketoplus
- 18 apr
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Un recente studio pubblicato sulla rinomata rivista scientifica Nature Metabolism ha sollevato preoccupazioni sull’impatto che una dieta ricca di grassi e zuccheri può avere sul cervello umano. Secondo i ricercatori, l'obesità, un problema globale in crescita, potrebbe non essere soltanto il risultato di cattive abitudini alimentari o mancanza di attività fisica, ma anche di alterazioni profonde a livello neurologico.
La ricerca, condotta su soggetti sani, ha mostrato che bastano appena cinque giorni di consumo di cibo altamente processato — come dolci, snack confezionati, bibite zuccherate e altri prodotti industriali — per alterare in modo significativo i circuiti cerebrali responsabili del controllo dell’appetito. In particolare, sono stati osservati cambiamenti in due aree chiave del cervello: la zona legata alla resistenza all’insulina e quella che regola il sistema della ricompensa.
Ana Belén Crujeiras, endocrinologa e rappresentante della Sociedad Española de Obesidad (SEEDO), ha spiegato che questi cambiamenti compromettono il corretto funzionamento del sistema di regolazione dell’appetito. Quando si introducono nella dieta quotidiana quantità elevate di zuccheri e grassi, il cervello perde la capacità di riconoscere correttamente i segnali di sazietà e fame. Viene inoltre compromessa anche la sensibilità all’insulina, che gioca un ruolo chiave nel trasmettere al cervello il segnale che il corpo ha ricevuto energia a sufficienza.
PERCHÉ LA COMBINAZIONE DI GRASSI E ZUCCHERI È COSÌ DANNOSA?
Il nostro cervello è evolutivamente attratto sia dal sapore dolce (fonte di energia rapida) che da quello grasso (fonte di energia a lungo termine). Quando questi due stimoli sono combinati nello stesso alimento — come accade in gelati, biscotti, merendine e snack — si ottiene un effetto potenziato sul sistema di ricompensa cerebrale, simile a quello indotto dalle droghe. Questo meccanismo spinge a mangiare di più, riduce il senso di sazietà e crea una sorta di dipendenza alimentare. Inoltre, stimola il pancreas, promuove l’accumulo di grasso viscerale e altera profondamente la regolazione ormonale della fame.
E I DOLCIFICANTI ARTIFICIALI O NATURALI COME L’ERITRITOLO?
Anche i prodotti che combinano grassi con dolcificanti non calorici — come eritritolo, sucralosio, stevia e aspartame — possono ingannare il cervello. Questi edulcoranti attivano i recettori del gusto dolce senza fornire energia reale, alterando la risposta metabolica. Studi recenti mostrano che possono aumentare l’insulino-resistenza e disturbare la comunicazione tra intestino e cervello. Quando il cervello percepisce un gusto dolce ma non riceve calorie, si attiva un desiderio compensativo di cibo, che può portare a mangiare di più nel corso della giornata.
Il problema si aggrava quando questi dolci sono accompagnati da grassi, come nel caso di molti dessert ‘keto friendly’ che combinano panna, burro e dolcificanti. Anche se privi di zucchero, stimolano il sistema di ricompensa e possono contribuire al sovraccarico calorico e alla disregolazione dell’appetito.
COSA POSSIAMO FARE?
Per proteggere il cervello e il sistema che regola la fame, gli esperti consigliano:
Evitare alimenti che combinano grassi e dolce, anche se dolcificati artificialmente.
Limitare i dolcificanti naturali e artificiali, soprattutto fuori dai pasti.
Scegliere alimenti freschi, semplici e non processati.
Allenarsi ad ascoltare i segnali reali di fame e sazietà.
Dormire bene e fare attività fisica, che migliorano la regolazione ormonale e il benessere mentale.
In definitiva, la salute del cervello comincia dalla tavola. Le scelte alimentari che facciamo ogni giorno influenzano profondamente non solo il nostro peso, ma anche la capacità di decidere, controllare gli impulsi e mantenere l’equilibrio emotivo.
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