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Dall’insulina alla dieta keto: una rivoluzione nella storia della medicina metabolica


Nel 1922, la medicina conobbe uno dei suoi momenti più straordinari. In un ospedale di Toronto, alcuni bambini comatosi e in fin di vita a causa dell'acidosi diabetica furono salvati da un'iniezione di una sostanza fino ad allora sperimentale: l'insulina. Il Dott. Frederick Banting e il suo collaboratore Charles Best entrarono in una stanza piena di genitori disperati, seduti al capezzale dei loro figli in attesa dell'inevitabile. Uno a uno, i bambini iniziarono a risvegliarsi dal coma. Quel giorno segnò l'inizio di una nuova era per il trattamento del diabete di tipo 1 e valse a Banting il Premio Nobel per la Medicina già l’anno successivo.



La nascita della terapia metabolica


L’insulina permise per la prima volta di controllare i livelli glicemici in persone con diabete, ma portò con sé anche una nuova comprensione del metabolismo umano. Si scoprì che il corpo non solo può usare il glucosio come fonte primaria di energia, ma può anche adattarsi a usare i chetoni, molecole prodotte dal fegato a partire dai grassi in assenza di carboidrati. Questa scoperta condusse, nel tempo, alla formulazione della dieta chetogenica (o 'keto'), inizialmente sviluppata negli anni ‘20 proprio come terapia per l’epilessia infantile. Ma il legame tra dieta, insulina e metabolismo non si fermò lì.


Dall’insulina alla dieta chetogenica


Con il progredire della ricerca, si scoprì che la dieta chetogenica aveva effetti positivi anche nel diabete di tipo 2, una patologia caratterizzata da insulino-resistenza e iperinsulinemia cronica. In questo contesto, la keto non sostituisce l’insulina (come nel tipo 1), ma riduce la necessità di insulina esogena o endogena, migliorando la sensibilità insulinica, abbassando la glicemia e aiutando nella perdita di peso.


La svolta moderna


Oggi, grazie all’eredità scientifica di Banting e Best, la medicina metabolica ha compreso che la regolazione dell'insulina non è solo essenziale per chi ha il diabete di tipo 1, ma anche per milioni di persone affette da obesità, sindrome metabolica, prediabete, PCOS e infiammazione cronica.

La dieta keto, supportata da decine di studi clinici recenti, è oggi una delle strategie più efficaci per:

- ridurre la glicemia a digiuno;

- abbassare l’insulina basale;

- invertire il diabete di tipo 2;

- ridurre il grasso viscerale;

- migliorare i marker cardiovascolari;

- controllare l’appetito in modo naturale.


Conclusioni


La scena drammatica del 1922, con bambini moribondi che si risvegliano grazie all’insulina, è il simbolo di quanto la conoscenza scientifica possa trasformare la vita umana. Quella scoperta non solo ha salvato milioni di persone affette da diabete di tipo 1, ma ha anche aperto le porte a una nuova comprensione dell’intero sistema metabolico umano.

Oggi, la dieta chetogenica rappresenta un’estensione moderna di quel miracolo: un intervento alimentare potente, non farmacologico, che agisce sugli stessi meccanismi metabolici e che, come allora, continua a ridare speranza a chi pensava di non averne più.

Grazie, Dott. Banting e Dott. Best. Il vostro lavoro continua a vivere in ogni vita trasformata.


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