Prevenire Infarti e Ictus con 10 Anni di Anticipo: Possibile e Come Farlo
- perpignanketoplus
- 19 feb
- Tempo di lettura: 2 min

La scienza medica ha fatto grandi progressi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Oggi, grazie a test avanzati, è possibile prevedere il rischio di infarto e ictus con un'anticipazione fino a 10 anni. Questo permette di intervenire precocemente per prevenire eventi gravi e migliorare la qualità della vita.
Come Si Può Prevedere il Rischio di Infarto e Ictus?
Esistono diversi strumenti per valutare il rischio cardiovascolare a lungo termine. Alcuni sono semplici analisi del sangue, mentre altri richiedono esami più avanzati.
1. Score di Rischio Cardiovascolare
Alcuni modelli matematici stimano il rischio cardiovascolare basandosi su dati personali e clinici:
- Framingham Risk Score
- SCORE2 (raccomandato in Europa)
- QRISK3
Questi strumenti valutano fattori come età, pressione arteriosa, colesterolo, diabete, fumo e storia familiare.
2. Analisi del Sangue Specifiche
Oltre agli esami di routine, alcuni parametri avanzati permettono di individuare precocemente il rischio di infarto e ictus:
- Lipoproteina(a) (Lp(a)): indica una predisposizione genetica alla formazione di placche nelle arterie.
- Omocisteina alta: aumenta il rischio di trombosi e danni vascolari.
- Proteina C Reattiva ad alta sensibilità (PCR-us): segnala infiammazione cronica nelle arterie.
- Fibrinogeno e D-dimero: valutano il rischio di coagulazione anomala.
- Glicemia, insulina, HOMA-IR: aiutano a identificare resistenza insulinica e prediabete, fattori di rischio cardiovascolare.
3. Esami Vascolari Avanzati
Questi test permettono di valutare lo stato delle arterie e l'eventuale presenza di aterosclerosi:
- Calcium Score (CAC-Score): una TAC che misura il grado di calcificazione delle arterie coronarie.
- Carotid Intima-Media Thickness (CIMT): ecografia delle carotidi per misurare lo spessore delle pareti arteriose.
- Ecocolordoppler arterioso: valuta il flusso sanguigno nelle arterie principali.
- EndoPAT: misura la funzionalità dell’endotelio, lo strato che riveste le arterie.
4. Test del Microbioma Intestinale
Nuove ricerche dimostrano che uno squilibrio della flora intestinale può favorire infiammazione e aumentare il rischio cardiovascolare. Analizzare il microbioma può fornire informazioni utili sulla salute del sistema circolatorio.
Chi Può Prescrivere Questi Esami?
Test Prescrivibili dal Medico di Famiglia
- Analisi del sangue di base (colesterolo, glicemia, PCR-us, fibrinogeno, Lp(a))
- Ecografia carotidea con Doppler
- ECG a riposo
Test che Richiedono Specialisti
🩺 Cardiologo
- ECG sotto sforzo
- Ecodoppler cardiaco
- Calcium Score (TAC del cuore)
- Risonanza magnetica cardiaca
🩺 Endocrinologo o Diabetologo
- Test OGTT con insulinemia
🩺 Medico Internista / Specialista Vascolare
- Carotid Intima-Media Thickness (CIMT)
- EndoPAT
🦠 Gastroenterologo o Microbiologo
- Analisi del microbioma intestinale
Cosa Fare se il Rischio è Alto?
Se i test evidenziano un alto rischio cardiovascolare, si può intervenire con:
✔ Dieta mirata (chetogenica o mediterranea a basso indice glicemico)
✔ Integrazione mirata (omega-3, vitamina K2-D3, curcumina, magnesio)
✔ Attività fisica regolare
✔ Gestione dello stress
✔ Terapia farmacologica, se necessaria (es. statine, Repatha, farmaci per la pressione)
Conclusione
Prevedere il rischio di infarto e ictus fino a 10 anni prima è possibile grazie a test specifici e diagnostica avanzata. Agire in anticipo permette di prevenire eventi gravi e migliorare la salute cardiovascolare. Se hai familiarità con problemi cardiaci o vuoi una valutazione preventiva, parlane con il tuo medico e richiedi i test più adatti alla tua situazione.
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