Non mangi grassi? Malissimo! Ecco perché.
- perpignanketoplus
- 23 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Per decenni la parola 'grasso' è stata sinonimo di nemico da combattere. Molti ancora oggi credono che per dimagrire o proteggere il cuore basti eliminare completamente i grassi dalla dieta. Ma questa idea, nata negli anni ’80 e mai del tutto sradicata, è biologicamente scorretta e, se mantenuta per anni, può diventare pericolosa per la salute.
I grassi non sono nemici, sono indispensabili
I grassi — o lipidi — sono nutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo. Servono per costruire le membrane cellulari, produrre ormoni sessuali (testosterone, estrogeni, progesterone), assorbire vitamine liposolubili (A, D, E, K), fornire energia stabile e mantenere efficiente il sistema nervoso e cerebrale. Eliminare completamente i grassi significa privare il corpo del suo carburante lento, obbligandolo a cercare soluzioni di emergenza.
Cosa succede in una dieta fat-free mantenuta a lungo
1. Squilibri ormonali: la produzione di ormoni sessuali e tiroidei cala drasticamente, con riduzione del testosterone negli uomini e alterazioni del ciclo mestruale nelle donne.
2. Carenze vitaminiche: senza grassi non si assorbono le vitamine A, D, E, K, con conseguenze su vista, ossa, immunità e coagulazione.
3. Alterazioni metaboliche: il corpo, non ricevendo grassi esogeni, comincia a sintetizzare acidi grassi e trigliceridi endogeni da zuccheri e proteine. Questo processo (lipogenesi de novo) porta ad accumulo di grasso nel fegato, aumento dei trigliceridi e dell’insulina, infiammazione cronica e resistenza insulinica.
4. Rischio cardiovascolare paradossale: eliminare i grassi sani aumenta il rischio di infarto e sindrome metabolica, poiché il metabolismo si orienta verso un uso eccessivo di carboidrati.
5. Effetti neurologici e cognitivi: il cervello è composto per oltre il 60% da grassi; la loro carenza causa stanchezza mentale, difficoltà di concentrazione e declino cognitivo precoce.
Grassi endogeni: quando il corpo cerca di compensare
Il corpo umano ha una straordinaria capacità di adattamento. Quando i grassi esogeni (introdotti con la dieta) mancano, attiva la lipogenesi endogena per produrre internamente trigliceridi e colesterolo. Tuttavia, questi grassi endogeni derivano da zuccheri eccessivi nel sangue, hanno un profilo infiammatorio sfavorevole e si accumulano facilmente nel fegato e nei tessuti viscerali, aumentando il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. È la prova biochimica che il problema non è mangiare grassi, ma mangiare quelli sbagliati o eliminarli del tutto.
Perché i grassi sono indispensabili per chi ha diabete o insulino-resistenza
L’insulina è l’ormone che regola la glicemia. Quando si consumano carboidrati, il pancreas rilascia insulina per spingere il glucosio all’interno delle cellule. Ma se l’insulina è costantemente alta, il corpo entra in stato infiammatorio cronico e sviluppa resistenza insulinica, la radice del diabete di tipo 2. I grassi buoni, invece, non stimolano l’insulina, stabilizzano la glicemia, riducono la fame e favoriscono la chetosi fisiologica, cioè l’uso dei grassi come fonte di energia. Inoltre, abbassando l’insulina, migliorano il metabolismo del fegato e favoriscono il dimagrimento addominale. Le diete low-carb ad alto contenuto di grassi sani (LCHF e Keto bilanciate) hanno dimostrato di ridurre l’HbA1c, migliorare la sensibilità insulinica e diminuire o eliminare il bisogno di insulina esogena nei diabetici di tipo 2.
I grassi buoni: indispensabili ogni giorno
Tipo di grasso | Fonti alimentari | Benefici principali |
Monoinsaturi (omega-9) | Olio extravergine d’oliva, avocado | Protezione cardiovascolare, effetto antinfiammatorio |
Polinsaturi (omega-3) | Pesce azzurro, noci, semi di lino | Azione antinfiammatoria, salute cerebrale e ormonale |
Saturi naturali | Uova, burro chiarificato (ghee), carne allevata a erba | Supporto ormonale, energia stabile |
Colesterolo alimentare | Tuorlo d’uovo, crostacei, fegato | Materia prima per ormoni steroidei e vitamina D |
In sintesi
Una dieta fat-free prolungata non è un segno di salute, ma un errore metabolico. In assenza di grassi esogeni, il corpo li produce da sé in forme dannose che favoriscono infiammazione e accumulo di grasso nel fegato. I grassi buoni non fanno ingrassare: nutrono le cellule, proteggono il cervello e mantengono in equilibrio gli ormoni. Per chi soffre di diabete o insulino-resistenza, rappresentano la chiave per spegnere l’infiammazione e riconquistare il controllo metabolico.
Bibliografia essenziale
1. Volek JS, Phinney SD. The Art and Science of Low Carbohydrate Living. Beyond Obesity LLC, 2011.
2. Ludwig DS, Ebbeling CB. The Carbohydrate-Insulin Model of Obesity. JAMA Internal Medicine, 2018.
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7. Noakes T, et al. Real Food on Trial: How the Diet Dictators Tried to Destroy a Top Scientist. Columbus Publishing, 2019.





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