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Neonati e chetogenica


Molti adulti cercano di perdere peso o migliorare la salute metabolica attraverso la dieta chetogenica, riducendo i carboidrati e aumentando grassi e proteine. Ma ciò che molti non sanno è che i neonati, naturalmente, seguono una dieta simile alla keto durante l'allattamento al seno.



Perché i neonati hanno corpi chetonici? La dieta chetogenica è la migliore fonte di energia?

I neonati producono naturalmente corpi chetonici, soprattutto durante l’allattamento al seno, e questo ha un significato fisiologico profondo. Vediamo perché succede e cosa implica sull’efficienza della dieta chetogenica.


Perché i neonati hanno corpi chetonici?

• Il latte materno è ricco di grassi

Il latte materno contiene una percentuale elevata di grassi e pochissimi carboidrati, quindi il neonato entra naturalmente in uno stato chetogenico fisiologico.

• Il cervello del neonato consuma molti chetoni

Nei primi mesi di vita, il cervello del neonato è in crescita esplosiva e ha bisogno di molta energia. I corpi chetonici (come il beta-idrossibutirrato) sono una fonte energetica efficiente per il cervello e favoriscono anche la mielinizzazione (cioè la formazione della guaina protettiva attorno ai nervi).

• Riserva limitata di glicogeno

I neonati hanno scarse riserve di glicogeno epatico, quindi quando non mangiano per alcune ore (come durante il sonno), il corpo comincia subito a produrre chetoni per compensare la carenza di glucosio.


La dieta chetogenica è la fonte di energia migliore per tutti?

Dipende. È sicuramente una fonte alternativa molto efficiente, soprattutto per:

• cervello

• cuore

• muscoli in attività aerobica

• stati di digiuno, digiuno intermittente o carenza di zuccheri



Vantaggi della chetogenica:

• Stabilizza la glicemia e l'insulina

• Riduce l’infiammazione

• Favorisce la perdita di grasso corporeo (specie viscerale)

• Protegge il cervello in condizioni neurodegenerative (ci sono studi su Alzheimer ed epilessia)


Svantaggi o limiti:

• Non adatta in alcune malattie metaboliche o renali

• Può causare squilibri elettrolitici se non ben gestita

• Difficile da mantenere per tutti a lungo termine

• Non è ideale per atleti di sport anaerobici intensi (che richiedono glicogeno rapido)


Composizione del latte materno: ricco di grassi e povero di zuccheri

Il latte materno è sorprendentemente ricco di grassi buoni (specialmente insaturi) e povero di proteine e carboidrati, se comparato alle esigenze di un adulto. In media, 100 ml di latte materno contengono:

Componente

Quantità media per 100 ml

Calorie

65–70 kcal

Proteine

0,9–1,1 g

Carboidrati (lattosio)

6,9–7,2 g

Grassi totali

3,5–4,5 g

Grassi saturi

1,5–2 g

Grassi monoinsaturi

1–1,5 g

Grassi polinsaturi

0,5–1 g

Acido oleico (omega-9)

0,6–1 g

Acido linoleico (omega-6)

0,4–0,6 g

Acido alfa-linolenico (omega-3)

0,03–0,05 g

DHA (omega-3)

0,01–0,05 g

Acqua

87 g

Perché i grassi sono così importanti nei primi mesi di vita?

1. Sviluppo cerebrale e neurologico: gli acidi grassi essenziali come l'omega-3 (DHA) e l'omega-6 sono fondamentali per la formazione del cervello e della retina.2. Sistema immunitario: i grassi veicolano le vitamine liposolubili (A, D, E, K), essenziali per le difese immunitarie.3. Fonte di energia concentrata: i grassi forniscono più del doppio delle calorie rispetto a carboidrati e proteine, perfetto per un neonato in rapida crescita.


Il latte materno è un superalimento su misura

La natura ha progettato il latte materno per rispondere alle esigenze esatte del neonato. I grassi presenti sono una miscela raffinata di:- Grassi saturi, per l’energia immediata- Monoinsaturi, come l'acido oleico (presente anche nell'olio d’oliva)- Polinsaturi, inclusi omega-3 e omega-6 essenziali


Altri componenti importanti:


  • Vitamine: A, D, E, K, C, gruppo B (quantità variabili)

  • Minerali: calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, zinco

  • Enzimi: lipasi, amilasi

  • Ormoni: prolattina, leptina, ormoni della crescita

  • Fattori immunitari: immunoglobuline (soprattutto IgA), lattoferrina, lisozima

  • Cellule vive: globuli bianchi, cellule staminali

  • Oligosaccaridi: utili per lo sviluppo del microbiota intestinale del neonato


Questa perfetta combinazione contribuisce non solo allo sviluppo fisico, ma anche alla prevenzione di malattie metaboliche future.

La proporzione tra questi grassi varia in base alla dieta della madre: ad esempio, un’alimentazione ricca di pesce, noci, avocado e oli vegetali buoni aumenta la quantità di grassi omega-3 nel latte.


Conclusione

I neonati sono naturalmente in uno stato di chetosi nutrizionale fisiologica, e questo suggerisce che i chetoni sono una fonte di energia fondamentale e naturale, specialmente per il cervello. La dieta chetogenica può essere una strategia terapeutica molto utile, ma va personalizzata in base all’età, alla salute metabolica, allo stile di vita e agli obiettivi.



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