Amido Resistente e Impatto Glicemico: Come Pasta, Riso e Patate Raffreddati Possono Aiutare la Salute Metabolica
- perpignanketoplus
- 8 feb
- Tempo di lettura: 2 min

Cuocere e far raffreddare alimenti ricchi di amido come pasta, riso e patate può essere utile per i diabetici grazie alla formazione di amido resistente, che ha un impatto glicemico inferiore rispetto all’amido normale. Tuttavia, non sono adatti alla chetogenica, perché contengono comunque troppi carboidrati.
Perché questo procedimento aiuta i diabetici?
Quando questi alimenti vengono cotti e poi raffreddati, parte dell’amido si trasforma in amido resistente, che:
- Rallenta l’assorbimento del glucosio, riducendo i picchi glicemici.
- Nutre il microbiota intestinale, migliorando la salute metabolica.
- Riduce il carico calorico, perché l’amido resistente non viene digerito completamente.
Come utilizzare questi alimenti freddi?
Dopo il raffreddamento (almeno 12 ore in frigo), possono essere consumati freddi o leggermente riscaldati (max 50-60°C per mantenere l’amido resistente):
- Pasta fredda: insalate con verdure, tonno, formaggio magro.
- Riso freddo: insalata di riso con legumi e verdure.
- Patate fredde: insalata di patate con olio d'oliva e erbe aromatiche.
Altri alimenti che subiscono questo processo:
- Banane acerbe (più amido resistente, meno zuccheri).
- Legumi cotti e raffreddati (fagioli, ceci, lenticchie).
- Avena (cottura e raffreddamento aumentano l’amido resistente).
Questo procedimento è adatto alla chetogenica?
No, perché pasta, riso e patate restano troppo ricchi di carboidrati, anche se hanno meno impatto glicemico.
Nella chetogenica si possono invece usare:
- Verdure fibrose (zucchine, cavolfiore, broccoli).
- Semi e frutta secca.
- Fonti di grassi sani (olio d’oliva, avocado).
Se vuoi abbassare l’indice glicemico senza uscire dalla chetosi, puoi usare cavolfiore o shirataki al posto di riso e pasta.
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Per una dieta low carb, l'uso di pasta, riso e patate raffreddati può essere moderatamente accettabile, ma dipende dal tuo livello di restrizione dei carboidrati. Se segui una low carb moderata (50-100 g di carboidrati al giorno), puoi includerli occasionalmente in piccole quantità. Se invece sei su una low carb più restrittiva (sotto i 50 g di carboidrati al giorno), sarebbe meglio evitarli o limitarli molto.
Come usarli nella low carb?
Se vuoi includerli, ecco alcuni consigli per ridurre l'impatto glicemico:
- Porzioni piccole (50-80 g di patate o riso cotto e raffreddato).
- Consumati con grassi e proteine (es. patate fredde con olio d’oliva, riso freddo con pesce e verdure).
- Preferire le versioni integrali o con più fibre, che rallentano l'assorbimento dei carboidrati.Alternative migliori per una low carb più rigida:
Se vuoi un effetto simile ma con meno carboidrati, puoi usare:
- Riso di cavolfiore (molto più basso in carboidrati).
- Konjac (shirataki) per un’alternativa alla pasta e al riso.-
Radici meno amidacee, come pastinaca o sedano rapa, da consumare cotte e raffreddate.
Conclusione:
✔️ Ok in una low carb moderata, ma con moderazione e abbinate a grassi e fibre.
❌ Non adatte a una low carb molto restrittiva o chetogenica.





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